Passione attiVa

di Ermanno Faccio
Attivisti o attivatori, questo è il problema. “Molte cose ho  ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso” diceva Qualcuno, ma è morto crocefisso.
Quando la speranza di cambiamento che c'è in noi si trasforma in volontà di cambiamento, ecco che da quell’istante in poi, vorremmo tendere ad acquisire tutto ciò che possa facilitare la realizzazione della nostra volontà di miglioramento. Da quell’istante, iniziamo ad ascoltare con maggior interesse i nostri attivatori, ovvero coloro che fanno qualcosa per illustrarci la verità e quindi la via corretta, che secondo loro, sarebbe da intraprendere. Da quel momento ci acceleriamo, apprendiamo, comprendiamo, valutiamo e scegliamo di aiutare o addirittura migliorare il processo di cambiamento. Vediamo tutto più chiaramente, intuiamo più facilmente tutto ció che è buono per il bene comune e lo diffondiamo ai nostri cari per iniziare l'azione di cambiamento, possibilmente insieme.
Così facciamo noi, Attivisti e noi che vogliamo diventare Attivatori delle coscienze della gente circa la Situazione Reale, quella che non ti raccontano i media.  L'attivazione è trasformare il proprio amore per una comunità, una persona, una causa,  in una “Passione”. Guardo per esempio alla mia storia: ricordo quando avevo la passione per il mio lavoro: mi piaceva aiutare le persone a creare le proprie costruzioni. Avrei fatto qualunque cosa, raccoglievo detriti, lavavo pavimenti, lavoravo sino o dalle tre di mattina, sollevavo pesi di continuo, rischiavo in proprio, insieme alla mia famiglia, “faticavo” come dicono a Napoli, moltissimo, ma anche e soprattutto emotivamente. Mi piaceva veramente guidare il camion? Portare materiali edili pesanti ai piani di posa? Di per sé, ovvero relativamente alla mera azione, forse non tanto. Ma avevo una passione generale, e questo motivava i passi verso il mio futuro. Guardiamo il movimento: Ha unito tante persone che compiono attività gratuite di continuo, tutte le settimane nei gazebo, per una passione comune: portare la nostra società, che ha la responsabilità verso i 10 milioni di individui che vivono attualmente nell’ansia, nel terrore di non farcela e di perdere i propri beni per espropri fiscali o bancari, o nella miseria quotidiana dove - se va bene - il 15 del mese devono iniziare a chiedere le monetine  alla gente nelle piazze per pagare l’acqua calda, l’affitto o il vitto, portare - questa società della quale abbiamo perso il controllo grazie ai governi precedenti - ad una vita a 5 stelle, degni dei paesi nordici come la Svezia, ad esempio. Non ti sembra un obbiettivo sufficientemente motivante? Pensi che abbiamo voglia davvero di perdere le nostre domeniche e sabato nei gazebo nelle piazze, o la sera nei quartieri a volantinare nei portoni? Pensi davvero che tutto quello che noi riusciamo a vedere e a raccontarti ai gazebo e nei comizi, contro cui abbiamo deciso di combattere sia raccontato fedelmente dalle televisioni? Pensi che restando alla finestrella da dove ci si affaccia comodamente per vedere i cortei tipo la “Marcia della Pace” che abbiamo appena fatto a Perugia, sia un modo degno di vivere la tua vita? Se tuo veicolo ha bisogno di un’accensione, di uno starter, di qualcosa che ti costringa a saltare giù dal letto al mattino pronto ad affrontare in modo diverso la tua giornata, bene,  quell'accensione è appunto la passione di cui hai bisogno per ottenere qualcosa di più grande di quella che hai, o di quella che vogliono darti. Certo, ognuno di noi è diverso, ma quando trovi questa “passione”, farai di tutto per lei. Quando dovrai risintonizzare il tuo obiettivo sulla tua strada, quella nuova meta trasformerà la tua vita di tutti giorni. Se non riesci a sentirti sentirti più motivato a svolgere la tua attività o la tua vita, perché non ci aiuti? Cerca la tua collaborazione di attivista, cercala perché ora il tuo obiettivo finale non accende più la tua passione e non ti spinge ad agire. Qual’è il tuo obbiettivo? Perché lo stai facendo? Non vuoi anche tu dimostrare che gente come D’alema, Prodi o Berlusconi, Casini, o Monti, o Letta ed ora la loro controfigura Renzi  si sbagliavano e tuttora ci stanno rovinando? I miei obbiettivi erano questi : 1) Mandare in pensione mia madre. 2) Svegliarmi senza il suono di una sveglia. 3) Scrivere un libro senza l’incombenza del dover guadagnare del denaro. 4) Aaver diritto ad una casa mia con l’acqua calda. Chiedevo molto? Ho 56 anni, avevo già quasi raggiunto tutto questo ma purtroppo qualcuno ha pensato di ritogliermelo come lo statogliendo recando gravissima ingiustizia a moltissimi italiani in quel momento, da un ventennio a questa parte. Dapprima avevo tentato privatamente. Ho studiato il mio nemico e chi era con lui. Ho letto documenti, articoli e sono andato per le strade a parlare con la gente. Solo lì ho capito che tutti stavano lamentandosi della stessa cosa, di qualcosa che ci stava togliendo la sicurezza nazionale, l’economia, e il controllo amministrativo del nostro Paese. Provengo dall’edilizia e nessuno stava più pagando regolarmente in quel settore. Gente furba, che sembrava aver seguito dei master di insolvenza fraudolenta, continuava ad attentare la fiducia di aziende come la mia. Le Banche applicavano interessi usurari, e le Istituzioni dettavano leggi fiscali insostenibili. La Giustizia remava contro le P.M.I. Ho preso un caso di cliente fraudolento a caso, e mi sono recato sotto casa sua ho studiato le sue mosse ho studiato il suo comportamento e perché fosse così tranquillo in casa sua, pur non pagandomi, mentre io ero lì fuori, in strada, in ansia per la mia azienda. Poi ho capito due cose: 1) Lui non aveva la minima intenzione di pagarmi 2) non ne aveva neanche la minima possibilità 3) aveva architettato tutto sin dall’inizio ed aveva costruito la sua nuova dimensione mentale all'interno di questa abitudine quella di fregarsene dei fornitori. Chi lo aveva portato in questa condizione? In qualità di fornitore in quel momento pensavo che non sarebbe potuta esistere della gente simile al mondo e pensavo a come mai la giustizia non facesse, o non avesse mai fatto nulla per impedire tutto ciò, tale malcostume sociale ormai molto diffuso. Poi con il tempo ho capito che i fornitori e solo loro avrebbero desiderato di impedire tale malcostume truffaldino di cui però non sussisteva alcun interesse, da parte del sistema giustizia, per impedirne definitivamente l’esistenza. Il sistema giustizia, infatti non poteva eliminare una - per lui - fonte di guadagno e sussistenza di incredibili dimensioni. Infatti lasciando che i malfattori compissero l’insolvenza fraudolenta, si sarebbe alimentata maggiormente una delle più fiorenti industrie italiane degli ultimi vent’anni: l’”Industria del Fallimento”. Acquisire beni, immobili ad un quarto del prezzo, espropriare a man bassa imprese e privati che hanno servito il paese anche per oltre cinquant’anni, una vera e propria moderna forma di “saccheggio legalizzato”!

Certo che il sistema giustizia non potrebbe alimentarsi se non ci fossero coloro che creano e subiscono le ingiustizie, ma quando si superano certi limiti, sarebbe anche ora di dire basta. Chi non si è ancora accorto di questo saccheggio in atto, se ne accorgerà presto. Salvare quest’Italia che ami, che sta andando perduta non è per te una passione sufficiente? La “Passione” batte il “fai quello che ami” perché alimenta la motivazione per qualcosa di più grande di te. Quando vai a fare “quello che ami”, lo scopo è limitato e finirai probabilmente per spazientirti. La “Passione” invece elimina la sofferenza per il lavoro. Ricordo che quando lavoravo mi piaceva lavorare perché mi stavo muovendo nella direzione giusta e il viaggio mi ha rafforzato, mi ha posto sfide da risolvere e mi ha fatto anche divertire: ero pieno di “Passione”. Il mio unico difetto realmente erroneo è stato l’eccesso di buona fede. Quando è arrivato il tradimento dei fraudolenti, delle Banche Usuraie, e alla fine anche dalle Leggi Statali, che hanno decretato formule fiscali e gius-laburiste eccessive e insostenibili, la mia buona fede, e la fede nel successo passato mi hanno portato nel credere in qualcosa che oramai era diventato impossibile da mantenere. E dagli errori si impara, ci si rialza e si costruiscono nuove basi. Ed ora, nel MoVimento, vedo chiaramente che stiamo per raggiungere ciò che vogliamo e per avere ciò che stiamo per prendere.  Scrivere e parlare con la gente - senza avere una televisione o una radio convenzionali - è un viaggio lungo faticoso e ammetto che non ricevere risposte immediate potrebbe spingere o aver spinto qualcuno a rinunciare. Perché mai ciò? Dopo alcuni anni di entusiasmo iniziale  passato a fare gazebo, manifestazioni, a scrivere e parlare senza aver ancora raggiunto l’obiettivo finale il nostro amore per il progetto a 5 stelle potrebbe essersi affievolito o addirittura estinto, molta gente se ne è andata dopo aver risolto i propri problemi di fame, tutto ciò è umano. Fare “ciò che si ama”, e vedere che improvvisamente quell'amore sbiadisce, che le persone ad un certo punto ti fanno capire che non essendo ancora arrivato il risultato esse sono spinte ad ascoltarti sempre di meno, è normale che faccia desistere.  Tutto ciò avverrebbe anche per noi che invece stiamo continuando l’attivismo a 5 Stelle, se dentro di noi non avessimo anche la “Passione” per ciò che crediamo, e per ciò che stiamo dicendo e facendo. Quindi, come si fa a continuare se l'amore tende a svanire? Basta ricercare sempre la nostra Passione. Aspirare ad ottenere  “tutto ciò” che tutti sognano di avere e credere che “tutto ciò” possa diventare realtà, potrebbe essere la “Passione” di riferimento che ci accomuna e ci da efficacia. Quando un sogno defunto viene riportato improvvisamente in vita ci sentiamo ringiovaniti. Quando comprendiamo che aver rinunciato e non aver fatto nulla per tale sogno, ci potrebbe lasciare in uno stato di indefinitezza, allora riceviamo la moneta della Passione che rimette i nostri sforzi di lettura, scrittura ed azione in MoVimento. Tutti noi abbiamo fatto almeno una volta nella vita un lavoro umiliante, imbarazzante, che odiavamo. Mentre abbiamo strizzato lo straccio nel secchio, inquieti per quella situazione, ci siamo magari detti “ma la mia vita è diventata questo”? Il problema delle persone non è il lavoro, il problema è che quel lavoro converge con una strada senza uscita e da lì non si arriverà mai alla realizzazione di un sogno di “benessere comune” per quella strada.  Allora quei percorsi, quelli della maggior parte della gente, diventano un inferno inesorabile e umiliante e la vita diventa sofferenza.  Non c'è nulla di male lavorare per un'azienda che ti dà il salario o lo stipendio fissato al di sotto dei minimi europei di ben tre volte, ma solo se lo hai scelto tu per mantenere il tuo sogno finale e soprattutto anche la tua Passione. Altrimenti, accettare questo stato miserevole di cose è pura follia. Rinunciare alla propria Passione è rinunciare alla vera essenza della vita. Perché? L'assenza di Passione ti impedisce di ascoltare il miglior violinista del mondo mentre suona sui binari della stazione. L'assenza di Passione porta alla mediocrità, sulla “Terra di tutti” non controllata da tutti ma solo da qualcuno. L'assenza di Passione significa infelicità. L’assenza di Passione significa “nessuna ricchezza interiore”. Se stai lottando per ritrovare la motivazione? allora fai rivivere subito i tuoi sogni e apriti un sentiero capace di condurre alla loro realizzazione, tutti i santi giorni. I sogni morti non aprono sentieri verso la Passione. La Passione accende la tua volontà di fare ciò che è necessario e che gli altri non possono fare. I cinque stelle lavorano diversamente da tutti gli altri. Noi ci addossiamo quattro o cinque anni di duro lavoro in cambio dei prossimi quarant'anni di libertà. Sfortunatamente la maggior parte delle persone da sempre, e soprattutto nell’ultimo ventennio, barattano quarant'anni di duro lavoro passato e futuro per quattro settimane di libertà o addirittura per brevi e saltuari week end di vacanza.  Come trovare la Passione? La Passione si trova o dall'eccitazione o della scontentezza. C'è gente che s'ha basato la propria fortuna sulla fuga dalla scontentezza. Per esempio chi ha vissuto in una famiglia povera ove mancava il riscaldamento e durante l'inverno i tubi gelavano e bisognava portare la neve nello sciacquone per poter fare i propri bisogni, costoro hanno basato la propria passione nella fuga da quella “neve  nello sciacquone”. Qual'è la tua “neve nello sciacquone”? Ripensa un momento in cui la tua vita è stata provata dall'eccitazione o dallo sconforto. Quella è la tua passione. Se hai la passione per la Natura e l’ambiente, se vuoi una obito pulita, se vuoi aria ed acqua “pure, libere e abbondanti”,  oppure se hai il terrore della “neve nello sciacquone” , bene, sono tutte posizione di partenza per accendere la tua Passione a 5 Stelle. Fallo con noi. Arruolati nell’esercito degli appassionati per una “Vita a 5 Stelle”.